Girolamo di Benvenuto Venere e Cupido, primo quarto del XVI secolo, tempera su tavola
L’opera, entrata a far parte della collezione nel 1907, si inserisce in un contesto di commissioni legate alla vita matrimoniale, probabilmente in occasione di un matrimonio, come suggeriscono le armi nobiliari congiunte (attualmente non identificate) e, più in generale, il soggetto trattato.
Nella tavola è rappresentata Venere, la quale simboleggia l’Amore, che prevale sullo spirito guerriero. Questo concetto è visivamente espresso dalle armi di Marte schiacciate dai corpi nudi di Cupido e della stessa Venere, sua madre. Si potrebbe quindi ipotizzare che questo pannello fosse parte di una spalliera destinata a decorare una camera, come testimoniano le immagini d’interni lasciate dalla pittura contemporanea, ma anche gli antichi inventari e altre fonti scritte.